Con una popolazione di circa 208 milioni di abitanti, il Brasile è il più grande mercato dell’America Latina e il nono al mondo.
Secondo il Ministero brasiliano dell’economia nei primi sei mesi del 2022, le esportazioni italiane hanno raggiunto il valore di USD 2,76 mld, con un aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta del valore più alto dal primo semestre del 2015. Tra le principali voci spicca l’incremento delle vendite di prodotti chimici e farmaceutici (+23,7%, USD 618 mln), mezzi di trasporto e ricambi (+15,6%, USD 305 mln) e tessile e calzature (+49,4%, USD 85 mln). In contrazione invece le vendite di macchinari (-9%, USD 997 mln).
Il nostro Paese è l’ottavo esportatore in Brasile ed il secondo Paese UE dopo la Germania.
Parlando invece delle importazioni di prodotti brasiliani in Italia, queste sono aumentate del 23% rispetto al primo semestre del 2021, raggiungendo un valore di USD 2,46 mld. A seguito dell’incremento dei prezzi delle materie prime (agricole e non) sui mercati internazionali, sono in particolare aumentate le importazioni di caffè in grani (+84,6%, USD 387 mln), metalli e minerali, (+21,5%, USD 596 mln) carta e cellulosa (+38,6%, USD 427 mln).
L’Italia è il quattordicesimo Paese importatore di prodotti brasiliani, e quarto tra i Paesi UE, dietro a Paesi Bassi, Spagna e Germania.
Le imprese italiane hanno acquisito un ruolo di primo piano in settori strategici per l’economia brasiliana: energia, telecomunicazioni, acciaio, autostrade e automotive. Per quanto concerne la localizzazione geografica, gli investimenti italiani si concentrano attualmente negli Stati del sud, più sviluppati economicamente (oltre la metà nello Stato di San Paolo), ma si stanno iniziando ad affacciarsi anche nel nord est (Pernambuco, Maranhão, Bahia) e nel centro (Goiás, Mato Grosso do Sul) del Paese.
Uno dei settori che presenta le maggiori opportunità per le relazioni commerciali Italia-Brasile è quello alimentare.
L’Italia è il secondo fornitore europeo, con una quota del 2,5% e un portafoglio di esportazioni molto più variegato rispetto a quello del primo fornitore, il Portogallo: i principali prodotti italiani venduti sul mercato brasiliano sono infatti pasta e prodotti da forno (19,3%), vini (16,9%) e frutta (15,2%), ma anche una grande varietà di prodotti come conserve di frutta e vegetali, sughi, carni lavorate, prodotti lattiero caseari, olii, aceti, spezie, prodotti dolciari, risi, bevande non alcoliche e bevande alcoliche diverse dal vino (ad esempio, la birra). Va inoltre considerato che la gran parte delle importazioni di prodotti italiani è concentrata sulle aree maggiormente dinamiche dal punto di vista economico, come quella della città di San Paolo e degli altri grandi centri urbani del Paese. La concorrenza nelle altre aree del Brasile è quindi minore.
Un settore affine a quello alimentare è quello delle macchine alimentari, dove l’Italia è il quarto principale fornitore con una quota del 8,7%, dopo Cina (28,4%), Germania (15,1%) e Stati Uniti (11,9%). Se paragonate ai principali concorrenti, negli ultimi 12 mesi le aziende italiane hanno però registrato il maggior tasso di incremento (+66,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un altro settore di interesse è quello delle macchine agricole. Difatti, il Brasile rappresenta uno dei più importanti Paesi al mondo nella produzione di beni agricoli e zootecnici di base, mentre l’Italia è leader nei processi di lavorazione industriale dei prodotti alimentari, nonché in tema di sicurezza alimentare e di agricoltura 4.0: la complementarità delle economie brasiliana e italiana può quindi offrire alle aziende italiane del settore notevoli opportunità.
Parlando invece di macchinari generici, con una quota del 7,2%, l’Italia è il quarto principale fornitore, dopo Stati Uniti (23,2%), Cina (22,1%) e Germania (10,5%). Tra le principali categorie di prodotti importati, spiccano i turboreattori, turbopropulsori e altre turbine a gas, categoria che ha contribuito con il 15,6% delle importazioni brasiliane previste per il 2021.
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