Quanto pesano le nostre parole?

Il caso Easyjet e la bufera mediatica per le parole usate per descrivere la Calabria.
Che cosa possiamo imparare da questa vicenda?

Le parole sono importanti. Le parole hanno un peso. Chiunque vi lasci intendere il contrario o ne conosce poche o non sa sceglierle.

Le parole sono importanti perché è importante sceglierle con attenzione. La superficialità nella comunicazione è dannosa in ogni ambito: in famiglia come al lavoro una parola “sbagliata” può innescare un’intera gamma di situazioni, che vanno dal piccolo screzio fino all’interruzione definitiva del rapporto. Questo perché una parola non è un semplice insieme di lettere, ma è un concentrato di significati e connotazioni che risvegliano nella mente di chi ascolta immagini che sfuggono al controllo di chi parla.

Le parole hanno pertanto delle conseguenze, il cosiddetto “peso“. Pesare le parole è una pratica che sta andando in disuso, perché richiede tempo e riflessione.

Ma mai come oggi non ci si può aspettare che le parole dette rimangano parole “al vento”. Soprattutto se ti chiami EasyJet.

 

Vi ricordate la bufera mediatica che si è scatenata sulla famosa compagnia aerea lowcost per le parole scelte per descrivere la regione Calabria?

Potete leggere il resoconto dell’intera vicenda qui; vi accorgerete subito di come il tutto sia permeato da superficialità nella gestione della traduzione verso l’italiano del testo originale in inglese.

E ora vi spieghiamo il perché.

Tradurre non è trovare per ogni parola in una lingua la parola corrispondente in un’altra, in modo meccanico. C’è molto di più e la vicenda di EasyJet ne è un esempio lampante.

Quando si traduce è fondamentale tenere in considerazione:

  • il contesto culturale di chi ha prodotto il testo di partenza
  • il contesto culturale di chi riceverà il testo di arrivo
  • l’intento comunicativo del testo di partenza
  • eventuali “punti critici” potenzialmente fraintendibili dal ricevente e le tecniche per risolverli opportunatamente.

Alla luce di questi punti, è chiaro che tradurre implica una spiccata sensibilità nel cogliere le differenze culturali e la flessibilità mentale necessaria per rielaborare le informazioni in modo da mantenere inalterato il messaggio iniziale e ottenere nel lettore la “reazione” desiderata. Tutte cose che non si trovano nel dizionario, ma che si acquisiscono solo con la pratica…dopo aver pesato tante parole!

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